Archivio per 6 febbraio 2009

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Non incolpiamo più la televisione di tutto …. oggi c’è la rete

La televisione è un mezzo infernale soprattutto nel campo dell’informazione ma abbiamo gli strumenti per sconfiggere questo demone e per non farci fagocitare e soprattutto lavare il cervello. I tempi sono cambiati ma dobbiamo cambiare anche noi e forse a questo cambiamento non siamo abituati e nessuno, scuola compresa, fa niente per educare i giovani ad un modo nuovo di essere informati. Fino a pochi anni fa giornali e televisioni erano gli unici mezzi che facevano informazione. Questi strumenti sono però degli strumenti passivi nel senso che l’ascoltatore od il lettore può solo acquisire quello che gli viene proposto. Il cittadino è un elemento passivo con nessuna capacità di intervento se non quella di accettare, condividere o rigettare la notizia che gli viene trasmessa. Per decine di anni siamo stati abituati a sederci in poltrona con il nostro bravo strumento di potere in mano, il telecomando, a passare ad un canale ad un altro ma sempre ad ascoltare la stessa notizia. Un mezzo tremendo più del giornale. Il giornale infatti mette in condizione il lettore di leggere, di riflettere e di scegliere la notizia che più gli interessa seguendo in un certo qual senso un proprio filo logico o di interesse. La televisione invece non ti da questa possibilità. Ti siedi davanti allo schermo e le notizie ti vengono propinate una dietro l’altra ad un ritmo incalzante senza possibilità di scegliere la sequenza delle notizie ma soprattutto senza possibilità di riflettere, di ragionare, di pensare. Alla fine della mezz’ora di trasmissione sei talmente confuso da non ricordarti nemmeno le notizie principali e gli argomenti che sono stati trattati. Con gli anni e con il proliferare delle reti televisive lo stato dell’informazione televisiva è andato via via peggiorando.
Oggi abbiamo la possibilità di uscire da questo circolo vizioso e soprattutto di ribellarci a questo lavaggio del cervello mediatico, grazie alla rete ed a Internet. La rete è come avere a disposizione non uno ma dieci, cento, mille giornali tutti disponibili e tutti consultabili con grande facilità. Si possono consultare diverse fonti di informazione e quindi confrontare la notizia fornita da canali diversi e sparsi per il pianeta. Certamente l’approccio è diverso. Il cittadino, l’utente qui diventa parte attiva perchè non puo’ sedersi in poltrona e recepire il flusso di informazioni che gli viene proposto, ma bensì deve andare a cercare la notizia, deve andare a cercare le varie fonti, insomma deve avere idee chiare sugli argomenti che gli interessano e che intende approfondire. Uno strumento quindi potentissimo ma che per essere utilizzato al meglio comporta un minimo di impegno da parte di chi era abituato a rimanere passivo rispetto alla notizia. Un approccio culturale diverso che prevede un minimo di cursiosità e di disponibilità alla conoscenza: la televisione genera il flusso di informazioni che qualcuno decide per voi, internet contiene tutte le informazioni e le notizie su ciò che accade sul pianeta ma il flusso informativo lo decidete voi. E ciò che più interessante è che non decidete solo il genere di notizie e la loro sequenza … ma anche le modalità ed i tempi con i quali tali notizie devono uscire da questo grande contenitore che è la rete. Quindi è il momento di dire basta al monopolio della televisione e soprattutto di addossare a questo mezzo tutti i mali per ciò che riguarda l’informazione e l’educazione del cittadino.

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L’avvoltoio sfida lo stato e la costituzione

Lo squallore in cui è caduto il paese in questi ultimi tre giorni è terrificante senza pensare al grosso pericolo che sta correndo la democrazia sotto i colpi inferti da un presidente di una squadra di calcio, coadiuvato da una masnada di uomini in verde, il tutto orchestrato dal potere occulto della Chiesa. In questo momento però prima del pericolo concreto di un nuovo fascismo a cui si dovrà far fronte, c’è una vicenda umana sulla quale si gioca addirittura una partita fra governo, presidente della repubblica e magistratura. Una vicenda inverosimile che avrebbe dovuto costringere tutti al silenzio, considerato che in questi 16 anni è il silenzio che ha dominato, per poi pensare a come risolvere il problema posto dalla vicenda di Eluana. L’oggetto di questo post è comunque l’azione politica che si sta portando avanti calpestando oltre che la vicenda umana della famiglia Englaro anche la costituzione.
Cita la costituzione all’art 32 “Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.” La giustizia e la cassazione nella sentenza finale hanno applicato questo articolo ritenendo quell’alimentazione artificiale permanente alla stregua di un trattamento e quindi ha deciso di applicare questo articolo data la volontà della ragazza di non essere sottoposta a trattamenti che la mantenessero in uno stato vegetativo. Il governo ora, fatto unico e gravissimo, intende intervenire su una sentenza della cassazione non modificando una legge attraverso il parlamento o attraverso una modifica della costituzione come in questo caso si dovrebbe fare, ma bensi’ attraverso un decreto che riveste carattere di urgenza. Ma attenzione non un’urgenza che riguarda il paese o la collettivita’ ma bensì il caso di un singolo cittadino. Il decreto andrebbe contro l’articolo 32 della costituzione e contro una sentenza della magistratura passata in giudicato. Il legislatore non può cambiare il diritto fino a che una sentenza non diventa irrevocabile, ma non quando passa in giudicato. Il parlament puo’ naturalmente cambiare la legge ed il diritto ma può farlo per il futuro, non per un caso per il quale è gia’ stata emessa una sentenza. Questa è una regola fondamentale della democrazia: sarebbe troppo comodo ogni volta che una sentenza non piace ad una maggioranza, questa cambia la legge e quindi rende inapplicabile una sentenza definitiva. E’ vero che il presidente del Milan ci ha abituati a leggi ad personam, ma almeno era tutte preventive nei suoi confronti come il Lodo Alfano, ma in questo caso si sta superando ogni limite. Bene ha fatto Napolitano ad avvisare che non avrebbe formato il decreto ma ora lo scontro diventa veramente duro e pericolosissimo.
Si il discorso è freddo e distaccato rispetto alla vicenda anzi alla tragedia umana che si sta vivendo … si sarebbe dovuto fare silenzio a tutti i livelli, giornali, televisioni, politici, chiesa, cittadini comuni, per poi dare adito alle polemiche, al dibattito ed allo scontro successivamente. Non si capisce perchè per 16 anni tutti si siano fregati altamente di questa vicenda per poi attaccarcisi con le unghie e con i denti come avvoltoi, guidati dal presidente del Milan, quando il silenzio sarebbe diventare assoluto.

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Osservatore … solitario

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Il nuovo fascismo verde

Siamo in mano ad un uomo, presidente di una squadra di calcio, che sta portando il paese indietro di oltre 60 anni, quando vigeva il regime fascista. Cambia il colore che da nero diventa verde per tarnquillizzare il cittadino che chiede sicurezza e stabilità, ma non la sostanza che forse è anche peggio di quella del trentennio. Ma analizziamo i fatti di questi giorni per capire che cosa sta facendo questo nuovo regime “democratico”.
La famiglia di una donna in coma da 16 anni perfar rispettare le volontà della donna stesa deve ricorrere alla giustizia che le da ragione. Il governo verde-fascista sotto la pressione del Vaticano tenta di negare a questa donna il diritto a morire secondo le sue volontà anche prevaricando la giustizia.
Per combattere la clandestinità, favorita dagli stessi industriali che hanno portato al potere il regime verde che in questo modo possono avere mano d’opera a basso costo, si trasformano i medici in poliziotti ed il sistema sanitario nazionale in un sistema di polizia. Contro la clandestinità non si guarda in faccia a nessuno nemmeno a donne incinte o persone affette da malattie infettive, mettendo a rischio la salute di tutto il paese e trasformando l’Italia in un paese disumano.
Dopo il regime nazista che aveva proceduto alla schedatura degli ebrei per condurre poi uno sterminio di massa, in europa torna la schedatura da parte del nostro paese nei cofronti di una minoranza. Si procederà alla schedatura dei barboni dopo aver proceduto a quella dei bambini rom.
Dal punto di vista dell’economia le cose non vanno certo meglio e dopo aver vinto le elezioni al grido “Abbasseremo le tasse” oggi il dato è che la pressione fiscale è a livelli record (43,3% come durante il 2007 del governo Prodi), il deficit è salito al 3,7% mentre dovrebbe stare sotto il 3% come Prodi era riuscito a fare, il debito pubblico è aumentato vertiginosamente. E’ vero che il governo si è trovato nel bel mezzo di una crisi economica senza precedenti, ma la sta affrontando a parole distribuendo ottimismo gratuito e con provvedimenti una tantum e non strutturali che hanno il sapore di elemosina. Social card con 40 euro al mese per un anno, incentivi per auto, mobili ed elettrodomestici .. insomma dei contentini ma nel frattempoi i mutui stanno dissanguando i cittadini e soprattutto le banche non sono più disposte a sborsare soldi.
Insomma un quadro veramente deprimente e pericoloso che mette a forte rischio quel minimo di democrazia che ancora esiste nel nostro paese.




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